La villa di Cesare
La villa di Cesare
Sulla
riva opposta al Tempio Giulio Cesare si fece costruire una villa (lo
testimoniano Cicerone e Svetonio) che però
non lo soddisfaceva, e la fece demolire quasi completamente; non si sa
se fece in tempo a ricostruirla prima della sua morte (Munditiarum
lautitiarumque studiosissimum multi prodiderunt: villam in Nemorensi a
fundamentis incohatam magnoque sumptu absolutam, quia non tota ad animum
ei responderat, totam diruisse, quanquam tenuem adhuc et obaeratum; in
expeditionibus tessellata et sectilia pavimenta circumtulisse).
La villa probabilmente in seguito divenne per asse ereditario proprietà
di Caligola. Sta di fatto che sicuramente anche Caligola aveva qui una
casa. Recentemente una serie di campagne di scavi condotte dagli Istituti
Nordici di Archeologia ha riportato alla luce, sulle pendici meridionali
del cratere, in località s.Maria, un imponente impianto residenziale
costruito in età tardo-repubblicana, il quale ha subito rifacimenti
nel I sec. d.C. Forse era questa, la villa di Cesare; o forse era quella
sul ciglio del cratere, in località le Piagge, ancora da
riportare alla luce. Gli scavi comunque mostrano chiaramente che da semplice
villa la costruzione divenne un lussuoso complesso dotato di grandi cisterne
(perfette, ancora adoperabili), terme e condutture dacqua, due strade
daccesso, unesedra, una grande terrazza verso il lago, lunga
250 metri con colonne uguali a quelle del Santuario e nicchie dipinte,
stanze decorate da mosaici e pitture, e muri in opus
spicatum, cioè con intarsi di pietre
policrome a spina di pesce. La prof.ssa Pia
Guldager Bilde dellUniversità di Aarhus, direttrice
degli scavi, sostiene che recuperando i pollini rimasti nei pozzi ed esaminandoli
si potrebbe addirittura ricostruire il giardino, che doveva essere grande
e molto curato. La villa, come pure il Santuario, crollò verosimilmente
per un terremoto nel 3° o 4° secolo d.C., e non fu più
ripristinata. Anche qui nel tempo numerosi dovettero essere i saccheggi.
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